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Il Ruolo delle Denominazioni Comunali di Origine (De.Co.) in Italia e i possibili sviluppi

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Le Denominazioni Comunali di Origine (De.Co.) rappresentano uno strumento unico nel panorama italiano, istituito per valorizzare e tutelare prodotti tipici, ricette tradizionali, attività agroalimentari e artigianali, nonché feste o saperi strettamente legati al territorio comunale. A differenza delle Denominazioni di Origine Protette (DOP), delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) o delle Specialità Tradizionali Garantite (STG), la De.Co. non è un marchio di qualità, né una certificazione giuridica vincolante, ma un’attestazione di tipicità e identità territoriale riconosciuta dal Comune. Le De.Co. sono nate dalla legge statale n. 142 dell’8 giugno 1990, che ha conferito ai Comuni la facoltà di disciplinare e valorizzare le attività agroalimentari tradizionali nell’ambito del decentramento amministrativo. L’idea è stata fortemente sostenuta da Luigi Veronelli, esperto di enogastronomia, che le ha viste come uno strumento per salvaguardare le produzioni locali non coperte da marchi di qualità europei. Dal 2002, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) ha proposto un regolamento-tipo per favorirne la diffusione e l’omogeneità normativa.

Ruolo delle De.Co. in Italia

1. Valorizzazione dell’identità locale e del patrimonio culturale

La De.Co. attribuisce al prodotto un riconoscimento ufficiale da parte del Comune, sottolineando il suo legame storico, culturale e territoriale con la comunità locale. Questo rafforza l’identità del prodotto e del luogo, creando un’immagine distintiva e riconoscibile. Essa valorizza non solo la qualità del prodotto, ma soprattutto la sua storia, le tecniche tradizionali e il patrimonio culturale che lo circonda, contribuendo a mantenere vive le tradizioni locali e a promuovere la biodiversità culturale ed economica del territorio.

2. Strumento di promozione e marketing territoriale

L’istituzione della De.Co. è accompagnata dalla redazione di un disciplinare che racconta la storia, le caratteristiche e la composizione del prodotto, offrendo contenuti utili per campagne di comunicazione e marketing rivolte a consumatori e turisti. La De.Co. favorisce la collaborazione tra produttori, amministrazioni comunali, associazioni culturali e turistiche, creando reti locali che valorizzano la filiera corta e la produzione a km zero, elementi apprezzati dai consumatori attenti alla sostenibilità. Molti Comuni integrano la De.Co. in strategie di marketing territoriale più ampie, che prevedono eventi, fiere, percorsi culturali e gastronomici, e attività di comunicazione mirate a rafforzare il legame tra prodotto e territorio e a promuovere la filiera locale. Questo riconoscimento può aumentare il valore commerciale dei prodotti tipici collegandoli ufficialmente al territorio e consentendo strategie di marketing che ampliano la domanda e migliorano la competitività.

3. Supporto allo sviluppo economico locale e al turismo sostenibile

Legando il prodotto al territorio, la De.Co. contribuisce a costruire un’offerta turistica integrata che unisce tradizioni, cultura, ambiente e gastronomia, incrementando l’attrattiva del territorio e generando ricadute economiche positive. Promuove un turismo più sostenibile e consapevole valorizzando i prodotti e le tradizioni locali in modo integrato con il territorio, rispettando l’ambiente, la cultura e la comunità locale. Questo strumento incentiva un consumo più responsabile e sostenibile, riducendo la necessità di trasporti e promuovendo economie locali. La De.Co. agisce come un catalizzatore per il marketing territoriale, rafforzando l’identità locale, promuovendo la cultura e le tradizioni, stimolando il turismo e sostenendo lo sviluppo economico delle comunità attraverso la valorizzazione delle produzioni tipiche.

4. Accessibilità ed efficacia nei piccoli comuni

La De.Co. è uno strumento facilmente adottabile anche da piccoli Comuni e micro produttori, consentendo di valorizzare prodotti e tradizioni che difficilmente potrebbero ottenere certificazioni europee più complesse e costose. La sua procedura è più semplice e meno onerosa, rendendola particolarmente adatta ai piccoli comuni dove spesso mancano risorse economiche e strutture organizzative per affrontare iter burocratici complessi. Il controllo e la gestione locali diretti rafforzano il senso di appartenenza e facilitano la tutela delle produzioni tipiche. La De.Co. è efficace per tutelare produzioni artigianali locali e a rischio di estinzione, tipiche delle piccole comunità, che non potrebbero accedere facilmente alle certificazioni europee più complesse.

Confronto con i Marchi Europei (DOP e IGP)

Le De.Co. si differenziano dai marchi europei DOP e IGP per natura, finalità, ambito di applicazione e livello di tutela.

* Natura Giuridica. La De.Co. è un’attestazione comunale, non un marchio di qualità né una certificazione legale vincolante. Le DOP e IGP sono marchi europei di qualità e origine, con protezione giuridica a livello comunitario.

* Ambito Territoriale. La De.Co. ha un riconoscimento a livello comunale, legato al territorio e alla tradizione locale. La DOP richiede che tutte le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione avvengano nell’area geografica delimitata, mentre la IGP ne richiede almeno una.

* Finalità. La De.Co. si concentra sulla valorizzazione culturale, identitaria e di marketing territoriale, e sulla tutela delle tradizioni locali. DOP e IGP garantiscono qualità, autenticità e origine del prodotto con disciplinari rigorosi e controlli ufficiali.

* Controllo e certificazione. Per la De.Co. il controllo è locale, spesso gestito dal Comune, senza organismi di certificazione ufficiali. Per DOP e IGP, i controlli sono ufficiali, da organismi autorizzati, con disciplinari dettagliati e procedure di certificazione.

* Protezione Legale. La protezione della De.Co. è limitata a livello locale, senza tutela giuridica europea contro imitazioni o contraffazioni. DOP e IGP godono di protezione giuridica a livello europeo contro usi impropri e contraffazioni.

* Accessibilità e costi. La De.Co. ha una procedura semplice e meno costosa, adatta a piccoli produttori. Le DOP e IGP hanno iter di riconoscimento e gestione più complessi e costosi.

Un punto fondamentale è che la De.Co. non interferisce né entra in conflitto con le denominazioni europee. La Corte Costituzionale ha chiarito che la De.Co. è un’attestazione di identità territoriale, e non un marchio di qualità o un’indicazione geografica protetta, e quindi può coesistere con le certificazioni europee senza conflitti normativi. Questo permette alle De.Co. di fungere da “porta d’ingresso” per prodotti che potrebbero in futuro aspirare a certificazioni più elevate, senza però sostituirsi a queste ultime.

Punti di forza e debolezza

* Punti di forza

* Valorizzazione locale. Tutela e promuove prodotti e tradizioni specifiche di un Comune, rafforzando l’identità territoriale e culturale.

* Strumento economico e di marketing. Favorisce la promozione del territorio e dei suoi prodotti, contribuendo allo sviluppo economico locale e al turismo enogastronomico.

* Accessibilità. Più facili e meno costose da ottenere rispetto ai marchi europei, adatte a produzioni di piccola scala o emergenti.

* Non sovrapposizione. Non interferiscono con i marchi europei, essendo un riconoscimento identitario e territoriale.

* Punti di debolezza

* Assenza di riconoscimento europeo. Non godono di protezione a livello comunitario, limitando la loro efficacia in termini di tutela legale e riconoscibilità sui mercati internazionali.

* Disomogeneità normativa. La gestione è affidata ai singoli Comuni o Regioni, con regolamenti differenti che possono generare confusione e difficoltà di applicazione uniforme. Alcune regioni, come la Liguria, hanno istituito registri regionali, e la Campania ha un Registro regionale delle De.Co..

* Limitata forza legale. Essendo un’attestazione e non un marchio registrato, può risultare meno efficace nel contrastare contraffazioni o usi impropri del nome.

* Rischio di conflitto (superato). In passato si è temuto potesse disincentivare DOP/IGP, ma la giurisprudenza ha chiarito la non sovrapposizione.

Possibili sviluppi e integrazione

Le De.Co. si inseriscono come elemento identitario e culturale all’interno di un sistema più ampio di certificazioni di turismo responsabile, contribuendo a costruire destinazioni turistiche sostenibili, partecipate e autentiche. La valorizzazione del patrimonio locale è integrata con la gestione ambientale e sociale.

1. Integrazione con il turismo responsabile ed etico

I principi della De.Co. sono perfettamente in linea con le pratiche e gli obiettivi del turismo responsabile. La De.Co. attesta il legame storico e culturale tra prodotto e territorio comunale, fornendo contenuti che possono essere integrati nelle strategie di turismo sostenibile, arricchendo l’offerta turistica con esperienze autentiche. Favorisce il coinvolgimento diretto di comunità, produttori e amministrazioni locali, in linea con le buone pratiche di co-creazione e governance partecipativa del turismo sostenibile. Può essere inserita in percorsi turistici che rispettano criteri di sostenibilità ambientale e culturale, complementando certificazioni come ISO 21401 o la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).

2. Strumenti e pratiche condivise per l’integrazione

Per favorire l’integrazione tra De.Co. e altri marchi di turismo etico e sostenibile si possono adottare diverse pratiche condivise:

* Piattaforme digitali e community specializzate. Utilizzo di piattaforme che integrano dati sull’offerta enogastronomica e turistica per creare community e percorsi integrati.

* Strategie e piani di turismo sostenibile condivisi. Definizione di strategie comuni tra enti locali, DMO (Destination Management Organizations) e operatori turistici che includano la De.Co. come elemento identitario.

* Formazione e capacity building. Attività di formazione congiunta per amministratori, operatori turistici e produttori locali per favorire l’adozione di buone pratiche di sostenibilità.

* Marketing collettivo e comunicazione integrata. Creazione di marchi collettivi o campagne di marketing territoriale che uniscano la valorizzazione dei prodotti De.Co. con i principi del turismo sostenibile.

* Reti di collaborazione e scambio di informazioni. Costruzione di reti tra enti pubblici, associazioni, tour operator e comunità locali per migliorare la governance locale.

* Supporto tecnico e finanziario. Implementazione di strumenti di assistenza tecnica e incentivi finanziari per facilitare l’adozione congiunta di De.Co. e certificazioni di turismo responsabile.

In definitiva, le Denominazioni Comunali di Origine rappresentano un prezioso strumento di tutela e valorizzazione del patrimonio agroalimentare e culturale italiano a livello locale. La loro forza risiede nella capacità di rafforzare l’identità territoriale e promuovere le produzioni tipiche senza i costi e le complessità dei marchi europei di qualità. Sebbene la mancanza di un riconoscimento europeo e la disomogeneità normativa rimangano sfide, la giurisprudenza ha chiarito che le De.Co. non sono in conflitto con i marchi DOP, IGP e STG. Questo apre la strada a una convivenza sinergica tra diversi livelli di tutela e valorizzazione dei prodotti tipici italiani. L’integrazione delle De.Co. con le iniziative di turismo responsabile e sostenibile, attraverso la cooperazione tra attori territoriali, l’uso di tecnologie digitali, la formazione e il marketing collettivo, può massimizzare il loro potenziale, stimolando lo sviluppo economico delle comunità e trasformando i prodotti tipici in simboli identitari e culturali per un turismo più consapevole e autentico.